Empatia, Comunità, Spiritualità

Mater Tellus ha aperto le sue porte come visione condivisa da cuori in cerca di un ritorno al sacro. La sua fondazione non è stata un atto, ma un risveglio: l’eco di sussurri antichi, di sapienze dimenticate, di radici che parlavano ancora attraverso il silenzio dell’anima.

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Non abbiamo seguito un richiamo esterno, ma un fremito interno, che chiedeva un luogo dove l’empatia fosse il linguaggio, la spiritualità il cammino, la comunità un respiro condiviso.

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Qui, il giudizio si dissolve come neve al sole, lasciando spazio all’autenticità. L’amore, nella sua forma più pura, è il principio fondante. Non come sentimento, ma come presenza che permea ogni gesto.

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Il sogno, le visioni e i simboli guidano la guarigione come messaggeri dell’interiorità.

Āyurveda, Menstrual Coach, Yoni Egg e Sex Coach, Shantala e Thaimai, Reiki, Ars Moriendi, Elaborazione del Lutto e Riti di Passaggio… tutto si intreccia per accompagnare ciascuno nel proprio viaggio di ritorno al Sé.

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Non si entra a Mater Tellus: ci si risveglia in essa. È un tempio vivente, costruito non con pietre ma con intenzioni. Ogni partecipante è sia custode che pellegrino.

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Non si promette la guarigione. La si invoca, la si accoglie, e talvolta si contempla in punta di piedi.

Ogni percorso è unico: alcuni danzano, altri cantano le loro ombre, altri ancora si immergono nella quiete fino a ritrovarsi.

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Mater Tellus è un sogno incarnato, ma è anche un invito a ricordare che guarire non è tornare a ciò che si era, ma fiorire in ciò che si può diventare.